Tu mi scrivi (*): King diceva che la sola verità è amarsi, altri che la verità non esiste: forse hanno entrambi ragione.
Non so se la verità non esista. In effetti ho molti dubbi … ognuno pensa di avere la verità in tasca e l’ammannisce a piene mani, poi a guardar bene l’unica verità è il proprio interesse o quello della sua parte (partito, religione, squadra di calcio, ecc.). La verità, diciamo da noi, è come la trippa e ognuno la tira dalla sua parte. Credo che una verità assoluta esista sul serio, ma è nascosta agli occhi degli uomini perché ognuno ha la sua verità che tende ad assolutizzare. Il vangelo per me è chiaro quando dice che arriveremo alla verità tutta intera, ma occorre camminare insieme e comunicarci quella porzione di verità che è di ciascuno. Ma chi è così umile da asserire di essere ricco e contemporaneamente povero di verità da aver bisogno di quella degli altri?
La cosa più tragica è che pensiamo la verità come un concetto o una complessa ed articolata sommatoria di concetti, e quando i concetti diventano assoluti sono sorgente di divisione. Gesù afferma di essere lui, una persona, la verità (Io sono la Via, la Verità e la Vita. Gv. 14, 1-6). Al di là di quello che ciascuno può credere, questa affermazione ci dice che la verità, proprio perché persona, è relazione, comunicazione, è comunque una dimensione dinamica e lontana da chi, in qualche modo, vuole fissare verità, anche parziali, in modo assoluto e statico, immutabile.
La verità, come l’amore, fa parte della vita ed ha bisogno per sopravvivere proprio della dinamica della vita stessa. Per questo che –forse – siamo condannati alla relazione e quando questa viene meno c’è uno stato di sofferenza che avanza.
(*) rispondendo ad un amico.
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